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29/04/11

Solo tu...

 (a mio padre)
Stammi vicino.
Stammi vicino in questo momento.
Stammi vicino per adesso.
Finché il brutto sogno non è andato.



Stammi vicino
perché possa comprendere che non è stato tutto inutile.
Perché non so niente di te.
Perché forse ho sbagliato
ma farei di tutto per rimediare.


Stammi vicino finché tutto non sarà finito.
Stammi vicino ancora un pò.
Non so affrontarlo da solo.
Solo tu riesci a farlo,
a farmi star bene,
a farmi sentire orgoglioso,
a farmi sentire umano.


Solo tu quando sbagliavo eri comprensivo.
Solo tu mi fai star bene come vorrei. 



 

Ricordo ancora i tuoi primi passi.
Ricordo i tuoi sogni
quando ti bastava allungare una mano
per prendere il cielo.

 


Ricordo il male che ti facevo
quando schiavo delle illusioni
seguivo il percorso di mia madre.

Solo tu mi hai dato tutto questo.
Prendimi per mano
e portami dall'altra parte.

Portami con te figlio mio.



Portami nei tuoi sogni così che non debba più aver paura.
Portami nel tuo mondo di fate e folletti così che anch'io li possa conoscere.

Portami dove non riuscirò mai ad andare.
Portami nei sentieri che non ho mai saputo percorrere.
Prendimi per mano.



 
...e ad un tratto non esistono più parole,
non esistono più virtù.
 
Ad un tratto capisci che è importante,
che non andrà mai via da solo,
porterà via una parte di te,
la porterà dall'altra parte,
ed io non sono più abituato.

 



Non sono pronto per morire insieme a te.
Non sono pronto per esserne responsabile.
Non sono pronto per piangere questo dolore.
Non sono pronto per parlarti di quanto ti voglio bene.
Non sono pronto per aprire il mio cuore.

 
Ma sarò forte.
Agli occhi tuoi sarò forte.
Agli occhi tuoi sarò l'unica speranza.
Agli occhi tuoi sarò la vita che non hai avuto,
sarò gli alberi che non hai abbracciato,
sarò l'affetto che ti è mancato,
 
sarò il figlio che hai amato.





11/04/11

La Paura di essere Uomo

Mi sono sempre chiesto quale sia la ragione per cui la nostra società appoggia tutto il suo sistema sulla “lotta al potere” e anche se spesso può sembrarci inadatta questa definizione credo  sia tutto un effetto dato dall’inadeguatezza con cui affrontiamo certi dogmi.
L’incapacità di comprendere seriamente un problema nel suo reale aspetto e non fingendo che non esista per poter continuare una vita serena e priva di ogni altro onere.
Siamo un popolo audace che può compiere miracoli, abbiamo in noi le capacità per cambiare ogni cosa ma tendiamo a nasconderle per Paura di essere giudicati, di compiere un passo falso ed essere additati come colpevoli di qualcosa e, nell’incapacità di perdonare, temiamo che i nostri simili possano incappare nella stessa debolezza.
All’inizio ho creduto che alla base di tutto ci fosse un sistema religioso, poiché la religione è stata creata dall’uomo per acquisire un potere che suddivideva i propri simili predicando vetuste uguaglianze. Ma, dopo svariati studi ed analisi, dovetti arrendermi  alla considerazione che la religione era solo un succedaneo dell’indole umana. Mi concentrai allora al sistema di organizzazione politico-sociale, anche quello creato con l’ideale di fare un po’ d’ordine ma con il risultato sempre più frequente di creare disarmonia nel popolo e tra il popolo e gli inquilini del piano superiore. 
Insomma era un vero mistero la comprensione dell’attimo in cui è nata la lotta al potere e più scendevo in profondità più sembrava che mi allontanassi dal reale fulcro di ogni funzione.
Sul denaro mi soffermai poco sinceramente sia perché mi sembrava un luogo comune e sia perché mi sembrava una soluzione così prevedibile…  Ne convenni che anche il denaro era stato forgiato in funzione della lotta al potere e non andava identificato come capro espiatorio dell’epidemia.
Analizzando per bene il motivo per cui si combattono delle guerre (e non mi riferisco solo alle guerre tra stati o continenti ma anche a guerre familiari e piccole liti sociali), si evince che vi sono una serie di dinamiche che sono costanti tra tutti:

·         La Paura di perdere il controllo;
·         La Paura di essere danneggiati;
·         La Paura di essere giudicati;

Insomma, tutto sembra dimostrare un valore comune. Qualcosa che è sepolto nella nostra coscienza ed ogni volta che si presenta l’occasione di tirarlo fuori tendiamo ad andare nel panico.
Tutto sembra indicare che la malattia dell’uomo sorga dalla Paura di essere Uomo.


 Conoscere la nostra natura ci dovrebbe portare a comprendere meglio i nostri limiti per poterli superare ed invece ci dirige verso la distruzione di tutto ciò che mette in discussione la nostra capacità di comprensione e di evoluzione.
Essere giudicati porterebbe all’autoanalisi e ad una spiegazione logica degli eventi che hanno guidato l’uomo  attraverso dogmi ed esperienze materiali e spirituali e lo hanno reso consapevole. E se tutto ciò non avviene l’uomo dovrebbe ringraziare l’Accusa perché lo ha spinto a riesaminare il suo credo che era incompleto e carente.

Essere danneggiati dovrebbe servire all’uomo come pretesto per imparare a rialzarsi e ricominciare un percorso evolutivo e ricco di nuove esperienze che lo rendono vivo. Dovrebbe anche spingere l’uomo ad un riesame attento della morte in quanto fine ultima di un sentiero che per antonomasia non si è mai fermato e mai lo farà. Eppure l’uomo in tutta la sua altezza e altezzosità teme la morte come un fanciullo teme di perdere la sua mamma e così facendo si trascina faticosamente tra la polvere di un sentiero rimarcato e impedendo alle sue stesse ali di insorgere all’umana cecità che lo contiene.

Il controllo infine è solo un illusione che racchiude in se la reale essenza del denaro, del diritto alla proprietà, della mancanza di umanità e fratellanza. Tutto questo ci rende schiavi di macchine che a noi stessi  vietano le strade per compiere ciò per cui siamo stati programmati. Siamo vincolati da un terreno che possiamo controllare e che ci proibisce lo scambio di opinioni con esseri che di noi si beffano; ci impedisce l’audace movimento di una mente elastica che non teme la mancanza di punti di riferimento; e ancora ci preclude l’essenza per cui un uomo dovrebbe realmente combattere proteggendo la vita in ogni sua forma per renderla accessibile ad uno scambio evolutivo e per trarne dei vantaggi tutt’altro che economici.
La Paura è la costante che lega ogni uomo alla sua funzione inesatta ed autodistruttiva. La Paura dirige le nostre vite in ogni direzione opposta alla nostra crescita evolutiva e quei pochi uomini che ogni giorno si impegnano a cambiare il mondo con un sorriso hanno solo sconfitto la paura, hanno sconfitto il potere e hanno sconfitto la morte.


 

04/04/11

Gli alberi

 Gli alberi grondavano di sudore
timidi e intirizziti...
come se il mattino piovoso e caldo
li avesse colti di sorpresa...
e il sontuoso albergo di vermi e insetti
sembrò vacillare al suono delle tristi gocce...
e il verde dei loro abiti sembrò addirittura sbiadire
riflettendo il cielo sporco e nervoso.